Post più popolari

martedì 7 giugno 2011

RICHIE HAWTIN

Richie Hawtin, nome completo Richard Michael Hawtin, noto anche come Plastikman (Banbury4 giugno 1970), è un musicista e disc jockeycanadese. Può essere inserito nella seconda ondata di musicisti Techno che ha investito il mercato nella prima metà degli anni novanta. È spesso conosciuto come Plastikman, alias che ha ormai smesso di vestire dalla metà del 2000. Lo stile di questo musicista è noto per l'ampio uso di strumenti molto avanzati di miscelazione del suono che danno alle sue esecuzioni dal vivo sonorità sempre molto particolari. Nel maggio del 1990 insieme a John Acquaviva ha creato l'etichetta Plus 8 che tuttora gestisce, nel 1998 invece ha lanciato la Minus con cui presenta i suoi lavori personali. Fin dall'età di 15 anni Richie frequenta i club di Detroit, mostrando così fin da giovanissimo il suo interesse per la Musica elettronica, interesse che a 17 anni lo porta a diventare DJ. Il suo modello in quel periodo era Jeff Mills famoso dj degli anni ottanta che aveva una rubrica su una radio di Detroit. I suoi primi lavori risalgono al 1990, soprattutto sotto lo pseudonimo di Plastikman, che non è l'unico soprannome dell'artista canadese che nel tempo si è presentato al pubblico sotto vari nomi (oltre il già citato Plastikman si possono elencare i seguenti: F.U.S.E, Concept 1, Circuit Breaker, The Hard Brothers, Hard Trax, Jack Master, e UP!). Dal 1993 l'artista ha prodotto diversi album in studio, ma per comprendere fino in fondo questo particolarissimo musicista bisogna ascoltare i suoi Album live registrati in giro per il mondo, come la M_nus Label Night, spettacolo registrato il 15 agosto 2007 al Cocoricò di Riccione o a Roma al Palazzo dei Congressi alla serata M_nus Contakt, il tour della famosa casa discografica, organizzata dal festival romano DissonanzeNel 1995, in un articolo pubblicato da The Wire il compositore e musicista elettronico Karlheinz Stockhausen recensì l'album Sheet One di Hawtin. Stockhausen derise Hawtin per l'uso di ritmi africani ripetitivi ("African rhythm: duh-duh-dum, etc.") e suggerì all'artista di ascoltare la sua composizione del 1959Zyklus für einen Schlagzeuger (Ciclo per un percussionista) per ascoltare un interessante esempio di ritmi non metrici e non periodici. Stockhausen disse che aveva capito l'uso di tali ritmi come effetto speciale per il ballo e per il pubblico, in modo da dare un'idea di sogno lontano con tali ripetizioni, ("special effect for dancing bars, or wherever it is, on the public who like to dream away with such repetitions") ma ha anche messo in guardia dall'eccesso di tali suoni affermando che il pubblico lo abbandonerà immediatamente per qualcos'altro, se un nuovo tipo di droga musicale sarà in vendita ("the public will sell him out immediately for something else, if a new kind of musical drug is on the market. Discografia parziale

Nessun commento:

Posta un commento